La musica di Mary Lou Williams
Il Conservatorio di Brescia rende omaggio a Mary Lou Williams, una importante quanto quasi sconosciuta protagonista della musica del Novecento. La carriera di M. L. Williams, come pianista, compositrice e arrangiatrice, si può dire attraversi l’intera storia della musica jazz, dalle origini radicate nel blues e nello “stride piano” fino alle correnti più radicali degli anni Sessanta e Settanta. Durante quasi sessant’anni di attività (tenne la prima esibizione pubblica all’età di 12 anni) ha dimostrato una stupefacente capacità di assorbire le innovazioni stilistiche che si succedevano, mantenendo sempre una spiccata originalità sia nel lavoro di composizione/arrangiamento che nelle performances pianistiche. Questa apertura mentale e tensione verso la sperimentazione la porterà a collaborare con i più importanti esponenti delle varie epoche del jazz, da Louis Armstrong a Cecil Taylor; l’ultima fase della sua attività è dedicata principalmente a composizioni di ispirazione religiosa.
Il concerto del 9 novembre presenterà nella prima parte alcuni brani scritti in epoche diverse e realizzati in quintetto. La seconda parte sarà dedicata all’esecuzione di “Zodiac Suite”, composizione in 12 movimenti scritta nel 1945 che rappresenta una tappa importante nella produzione della Williams. Ogni movimento è ispirato al carattere di un artista (non necessariamente musicista) nato sotto il segno zodiacale corrispondente. La caratteristica peculiare del lavoro è però la scelta di un piccolo organico sinfonico, con aggiunta una ritmica jazz e un paio di solisti. La scrittura di M. L. Williams riflette la sua esperienza con le big band: le sezioni, archi compresi, dialogano tra loro, invece che limitarsi a fornire uno sfondo per il solista, come spesso accadeva in analoghe produzioni dell’epoca.
Il Conservatorio di Brescia è orgoglioso di presentare al pubblico Zodiac Suite nella versione originale per orchestra, un evento che si può considerare quasi una “prima assoluta”. La suite non è stata mai eseguita in Italia e non c’è traccia di esecuzioni nel resto del mondo, quantomeno con orchestre di rilievo. Dopo la prima esecuzione – incompleta - del 1946, Mary Lou Williams registrò una versione in trio della suite. La versione orchestrale non venne mai registrata.
Il concerto sarà preceduto dal una conferenza del prof. Bragalini, docente di storia del jazz presso i Conservatori dell’Aquila e di Brescia. Bragalini ha condotto ricerche inedite su vita e opera di M. L. Williams e metterà in luce questa importante personalità, sulla quale non esiste quasi materiale al di là di qualche sommaria biografia; una grande intellettuale afroamericana che non ha ancora il posto che merita nella storia del jazz e della musica del Novecento.
Il concerto del 9 novembre presenterà nella prima parte alcuni brani scritti in epoche diverse e realizzati in quintetto. La seconda parte sarà dedicata all’esecuzione di “Zodiac Suite”, composizione in 12 movimenti scritta nel 1945 che rappresenta una tappa importante nella produzione della Williams. Ogni movimento è ispirato al carattere di un artista (non necessariamente musicista) nato sotto il segno zodiacale corrispondente. La caratteristica peculiare del lavoro è però la scelta di un piccolo organico sinfonico, con aggiunta una ritmica jazz e un paio di solisti. La scrittura di M. L. Williams riflette la sua esperienza con le big band: le sezioni, archi compresi, dialogano tra loro, invece che limitarsi a fornire uno sfondo per il solista, come spesso accadeva in analoghe produzioni dell’epoca.
Il Conservatorio di Brescia è orgoglioso di presentare al pubblico Zodiac Suite nella versione originale per orchestra, un evento che si può considerare quasi una “prima assoluta”. La suite non è stata mai eseguita in Italia e non c’è traccia di esecuzioni nel resto del mondo, quantomeno con orchestre di rilievo. Dopo la prima esecuzione – incompleta - del 1946, Mary Lou Williams registrò una versione in trio della suite. La versione orchestrale non venne mai registrata.
Il concerto sarà preceduto dal una conferenza del prof. Bragalini, docente di storia del jazz presso i Conservatori dell’Aquila e di Brescia. Bragalini ha condotto ricerche inedite su vita e opera di M. L. Williams e metterà in luce questa importante personalità, sulla quale non esiste quasi materiale al di là di qualche sommaria biografia; una grande intellettuale afroamericana che non ha ancora il posto che merita nella storia del jazz e della musica del Novecento.